Quasi la metà delle famiglie italiane (48,3%) non riesce ad arrivare alla fine del mese. Nel nostro Paese il tasso di disoccupazione registrato dall’Istat è aumentato dal 6,5% del 2008 all’11,5% del 2017. Non va meglio per le imprese artigiane: nel 2016 sono 1.331.396 le aziende attive, in calo di ben il 10,2% rispetto a 10 anni fa, segno evidente che a soffrire maggiormente sono le fasce più deboli.
Una fotografia, quella evidenziata dallo Studio Legale Lacalandra, specializzato in diritto fallimentare e crisi da sovraindebitamento, che ha portato consumatori e piccoli imprenditori prima a indebitarsi e successivamente, al mutare delle proprie condizioni reddituali, a non riuscire a pagare i debiti, inclusi quelli fiscali.
Secondo l’Avv. Pasquale Lacalandra: “Un aiuto concreto arriva dalla legge sul Sovraindebitamento (L. 3/2012) che ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano la possibilità di instaurare una procedura con la quale consumatori, ma anche piccoli imprenditori, possono proporre la ristrutturazione dei debiti (anche fiscali) ottenendo, qualora vi siano le condizioni, la riduzione dell’importo dovuto in base alle proprie capacità economiche. Si tratta di una procedura che tutela non solo il debitore, che riacquista così un ruolo attivo nell’economia, ma che risulta vantaggioso anche per il creditore, poiché, senza la ristrutturazione del debito, correrebbe il rischio di perdere totalmente ogni possibilità di recupero.”
Sempre per quanto riguarda i debiti fiscali, Il decreto collegato alla legge di Bilancio 2017 permette anche di aderire alla definizione agevolata dei ruoli esattoriali, cd “rottamazione delle cartelle”. Questo strumento consente, facendo domanda ad Equitalia entro il 21 aprile 2017, di ottenere la riduzione delle sanzioni e degli interessi maturati sulle cartelle esattoriali, ma presenta dei limiti.
“Nell’ultimo anno abbiamo ricevuto moltissime richieste da parte di cittadini e imprenditori in difficoltà, con la caratteristica comune di avere debiti fiscali elevati e scarsa disponibilità economica – commenta l’Avv. Pasquale Lacalandra –. Il limite principale del decreto sulla rottamazione è che permette di rimborsare il debito, anche se ridotto di sanzioni ed interessi, in sole 5 rate da corrispondersi entro settembre 2018. Questa modalità rende di fatto inaccessibile a molti lo strumento della rottamazione a causa degli elevati importi delle singole rate. Non solo, se si salta anche solo una rata si perde il beneficio della riduzione. In alternativa a questo strumento i debitori, qualora vi fossero le condizioni, possono accedere alla legge sul Sovraindebitamento, che consente non solo la riduzione del debito in base alle proprie disponibilità economiche, ma anche la dilazione in un lasso di tempo più ampio.”
Ad oggi sono tanti i casi risolti positivamente grazie alla legge sul Sovraindebitamento. Il Tribunale di Como ha decretato la riduzione di un debito fiscale da circa 1,4 milioni a 350 mila euro in favore di una imprenditrice e la riduzione di un debito da 509 mila a 54 mila in favore di un lavoratore dipendente. Il Tribunale di Busto Arsizio (VA) ha invece ridotto una cartella esattoriale Equitalia da 86mila euro a 11mila euro (-87%) mentre il Tribunale di Monza ha ridotto il debito da oltre 150mila a 52mila euro (-65%).