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Grecia, altra austerity: progressi coi creditori ma nessuna intesa

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Passi avanti tra la Grecia e l’Eurogruppo, oggi riunito a Malta, per raggiungere un accordo al fine di sbloccare una nuova tranche di aiuti nell’ambito del terzo programma di sostegno al Paese. Ma non ci sarà un accordo definitivo nella giornata di oggi.

E’ quanto ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, entrando alla riunione dei ministri delle Finanze della zona euro a La Valletta, a Malta, dedicata proprio al tema Grecia.

“Abbiamo ottenuto dei risultati” sugli elementi fondamentali, ha detto Dijsselbloem, aggiungendo che “non ci sarà un accordo politico oggi”. 

La Grecia ha ottenuto un terzo programma di prestiti di emergenza nel 2015, ma per ottenere i fondi e sbloccare la tranche di aiuti esterni deve periodicamente sottoporsi a una valutazione della messa in atto delle riforme strutturali e misure di austerity previste dall’accordo di salvataggio.

Su questo fronte oggi il governo di Alexis Tsipras si è impegnato a votare misure pari all’1% del Pil (circa 3,8 miliardi) in due fasi: una prima, nel 2019, lavorando sulle pensioni, l’altra metà l’anno successivo agendo sulla leva fiscale. Impegni che, secondo Benoît Couré, membro del Comitato esecutivo della Bce apriranno strada per verificare la sostenibilità del debito.  Non solo. Questi numeri che dovrebbero consentire al Fondo di continuare a prendere parte al salvataggio.

Il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis  ha aggiunto:

“Spero sia possibile concludere positivamente il negoziato sulla verifica del programma economico della Grecia fra breve, al più tardi alla prossima riunione dell’Eurogruppo” di maggio. Un summit straordinario sarà probabilmente convocato prima del 22 maggio.

Va ricordato che per mesi i negoziati tra Grecia, Bce, esecutivo dell’Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale sono rimasti in stallo a causa delle divergenze tra le parti sui progressi fiscali raggiunti dalla Grecia. L’accordo che i creditori e Atene si apprestano a stringere includerà l’Fmi, per lo meno sui principali elementi globali del pacchetto di politiche di Atene in termini di dimensioni, tempi di realizzazione e sequenza. La missione degli emissari della troika tornerà presto nel paese per concludere il lavoro tecnico.