NEW YORK (WSI) –Una nuova ricerca dà speranza per trovare la cura al cancro e pone al centro la vitamina D.
Diversi studi tra cui lultimo in ordine temporale della Creighton University, finanziato dal National Institutes of healt, ha messo in luce come l’assunzione di vitamina D insieme al calcio riesca ad abbassare il rischio di cancro.
L’indagine è stata condotta su circa 2300 donne in stato di menopausa in Nebraska. Uno studio lungo quattro anni che ha esaminato gli effetti dell’assunzione di vitamina D in riferimento a tutti i tipi di cancro. Il rischio di contrarre la malattia si è abbassato complessivamente al 67 per cento. Il professor Joan Lapple, il principale autore dello studio ha affermato:
“Lo studio fornisce la prova che alte concentrazioni di vitamina D nel sangue, insieme al calcio, possano diminuire il rischio di cancro”.
Uno studio che conferma precedenti ricerche secondo cui la maggior parte dei tumori si sono verificati in soggetti con un livello nel sangue di vitamina D tra 10 e 40 ng/mL mente il livello ottimale di protezione dalla malattia è stati identificato tra 40 e 60 ng/mL. Un altro studio del 2015 ha messo in luce come sulle donne con concentrazione di vitamina D di almeno 30 ng/mIl il rischio di cancro al colon-retto si era abbassato del 55% rispetto a quelle che avevano nel sangue un livello della vitamina sotto i 18 ng/mL-.
Da qui la domanda sorge spontanea: dove si trova la vitamina D? Un terzo del fabbisogno giornaliero di vitamina D proviene dall’alimentazione. I cibi in cui se ne trova di più sono i pesci grassi (come salmone, sgombro e aringa), il tuorlo d’uovo e il fegato. Ma a farla da padrone è l’esposizione al sole: tutto il resto infatti si forma nella pelle a partire da un grasso simile al colesterolo che viene trasformato per effetto della esposizione ai raggi UVB. Una volta prodotta nella cute o assorbita a livello intestinale, la vitamina D passa nel sangue.