USA: la prova che l’Fbi spiava i rapporti di Trump con la Russia
WASHINGTON (WSI) – Arriva dal Washington Post la prima conferma che il governo americano già lo scorso anno aveva posto sotto controllo i rapporti del candidato alla presidenza degli Usa Donald Trump con la Russia di Putin.
In particolare sarebbe stata l’Fbi ad indagare sui rapporti tra Carter Page, all’epoca consulente di politica estera del tycoon e il Cremlino, reo di aver influenzato la campagna presidenziale 2016.
L’Fbi sosteneva che cerano motivi per sospettare che Carter, già consulente finanziario in Russia, stava lavorando per Mosca con obiettivi elettorali negli Usa. Ben presto però Trump lo liquidò visto che i suoi continui viaggi a Mosca stavano attirando troppo attenzione.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.