Elezioni Francia, virata “populista” di Macron: critiche a surplus commerciale Germania
Virata “populista” di Emmanuel Macron, candidato indipendente alle presidenziali francesi, quando mancano pochi giorni al primo turno. L’ex ministro dell’Economia ha attaccato la Germania per i suoi eccessivi surplus commerciali che creano squilibri dannosi per l’Europa. In un’intervista al gruppo di media Funke e al quotidiano francese ‘Ouest-France’, Macron dice che Berlino deve capire che “la sua forza economica, nella formula attuale, non è sostenibile”.
Secondo Macron, la Germania approfitta degli squilibri presenti nell’area dell’euro, realizzando elevati surplus commerciali che “non sono positivi né per l’economia tedesca né per quella dell’Eurozona. Bisogna trovare un equilibrio”, ha concluso il politico francese senza però fare proposte concrete. Macron è in testa nei sondaggi ma con un margine molto ristretto (24% delle preferenze di voto contro il 23% della candidata di estrema destra, Marine Le Pen e il 19% di Francois Fillon e Jean-Luc Mélenchon).
In merito alla cooperazione franco-tedesca, Macron, nella stessa intervista, ha ricordato che Berlino si aspetta l’avvio di riforme strutturali in Francia: “Se continueremo a ritardarle, non possiamo contare sulla fiducia dei partner tedeschi che abbiamo gia’ deluso su questo punto nel 2003 e nel 2007”. Macron ha inoltre confermato di voler riformare il mercato del lavoro in Francia, respingendo, tuttavia, come non replicabile, l’esperienza tedesca con ‘Hartz-IV’ che quasi dieci anni ha tagliato la durata e il livello dei sussidi alla disoccupazione in Germania: “Sul sostegno alla disoccupazione non seguiro’ la logica tedesca”, ha detto Macron.
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Wall Street ha aperto in calo dopo che i prezzi alla produzione di novembre hanno superato le aspettative, crescendo dello 0,4% rispetto al mese precedente. L’aumento ha sorpreso gli analisti, che si aspettavano un rialzo dello 0,2%. Anche i sussidi di disoccupazione sono stati superiori alle attese, con un incremento di 17.000 richieste.
Chiusura poco mossa per le borse europee, dopo la riunione della Bce e le parole di Lagarde. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina a +0,4%
Nel mese di novembre, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% rispetto al mese precedente, superando le previsioni degli analisti. L’aumento annuale è stato del 3%, con la componente ‘core’ in linea con le attese.
La BCE ha aggiornato le sue previsioni sull’inflazione per i prossimi anni, con un focus sull’inflazione core e di fondo. Le proiezioni mostrano una crescita progressiva fino al 2027, con variazioni rispetto alle stime precedenti.