WASHINGTON (WSI) – Ancora alta la tensione tra gli Stati Uniti d’America e la Corea del Nord dopo che quest’ultima ha minacciato di prepararsi a un “potente attacco preventivo” contro il nemico. Di tutta risposta, la Casa Bianca potrebbe includere il paese nella lista dei paesi affiliati al terrorismo. A dirlo il segretario di Stato americano Rex Tillerson parlando in conferenza stampa a Washington.
“Stiamo esaminando tutti gli aspetti dello status della Corea del Nord, sia dal punto di vista di un paese che supporta il terrorismo, ma anche dal punto di vista della possibilità di poter influenzare il regime di Pyongyang, in modo che collabori di nuovo con noi, ma non come è già stato fatto in passato”.
Tutto questo dopo che i media nordcoreani hanno avvertito gli americani su un possibile attacco preventivo superpotente del paese sostenendo tra l’altro che non si deve scherzare con il regime della Corea del Nord di Kim Jong Un.
Il dittatore ha respinto le ammonizioni del suo unico alleato la Cina procedendo comunque ai suoi programmi nucleari e lanci di missili in sfida alla comunità internazionale e al consiglio di sicurezza dellOnu. La Corea del Nord ha più volte minacciato il Giappone, la Corea del Sud e e gli Stati Uniti non mostrando alcun segno di rallentamento della sua belligeranza.
Così l’amministrazione Trump ha adottato un linea dura contro Pyongyang che significa l’inserimento del paese nella lista dei paesi sponsor del terrorismo, insieme ad Iran, il Sudan e la Siria.
Mike Pence, il vicepresidente americano, ha ripetutamente affermato inoltre che il tempo della pazienza è ormai finito. Fa eco alle sue parole lo speaker della Camera Paul Ryan in visita a Londra, dove ha dichiarato che l’azione militare contro la Corea del nord è un opzione che deve essere presa seriamente in considerazione.
“Permettere ad un dittatore del genere di avere questo tipo di potere è una cosa inaccettabile per le nazioni civilizzate”.