ROMA (WSI) – Si è ufficialmente aperta il 18 aprile scorso la stagione dichiarativa 2017 con l’inserimento del modello 730 precompilato on line sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Come ogni anno la domanda che riguarda milioni di contribuenti è cosa si può scaricare nella dichiarazione dei redditi.
Tra le spese da portare in detrazione troviamo innanzitutto come ogni anno quelle sanitarie, quindi le spese mediche che il contribuente sostiene per sé e la sua famiglia. Via libera all’acquisto di farmaci presso farmacie e parafarmacie, prestazioni di ottici, psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica e strutture autorizzate a fornire i servizi sanitarie ma non accreditate. Ma anche trattamenti di mesoterapia e ozonoterapia, prestazioni chiropratiche, cure termali fino all’acquisto della parrucca allegando apposito certificato medico che attesta l’idoneità del presidio a superare le difficoltà psicologiche derivanti dalla caduta dei capelli, provocata da patologie.
L’agevolazione per le spese sanitarie è riconosciuta anche alle persone con disabilità. Non solo acquisto di farmaci e attrezzature idonee ma si possono scaricare nel 730 anche l’acquisto di una bicicletta elettrica (e-bike) a pedalata assistita e anche l’acquisto di cucine con componenti meccaniche, elettroniche o informatiche finalizzate a facilitare il controllo dell’ambiente.
Per quanto riguarda i figli, tra le spese da portare in detrazione troviamo quelle per la frequenza a scuola, ma anche la retta per la mensa scolastica e le spese pagate per le gite scolastiche.
Ricco il capitolo che riguarda la casa con le detrazioni per chi ha eseguito lavori di ristrutturazione del proprio immobile e ha acquisto mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredarlo fino all’ecobonus, la detrazione fiscale al 65% per chi invece ha eseguito interventi di efficentamento energetico. Spazio anche alle classiche detrazioni come quella sugli interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali e assistenziali, contributi versati per i lavoratori domestici, spese universitarie e i relativi rimborsi, spese funebri, contributi versati alla previdenza complementare e infine erogazioni a partiti.