PARIGI (WSI) – A pochi giorni dalle elezioni presidenziali la Francia ripiomba nell’incubo attentati. Ieri sera verso le 21:00 proprio mentre andava in onda l’ultimo confronto televisivo fra i candidati in corsa all’Eliseo, sugli Champs Elysees un uomo ha aperto il fuoco con un kalashnikov uccidendo un poliziotto e ferendone altre due.
L’uomo sarebbe Karim C., 39enne francese già noto alle forze dell’ordine, radicalizzato e con pesanti precedenti. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo è sceso da un’Audi 80 grigia e ha aperto il fuoco contro un furgone della polizia parcheggiato lunga la via dello shopping parigino vicino ai grandi magazzini britannici Marks & Spencer. Una vera e propria sparatoria in stile esecuzione, come hanno affermato i testimoni. Il francese si sarebbe poi dato alla fuga, ma i poliziotti sono riusciti a raggiungerlo e hanno aperto il fuoco uccidendolo.
K.C. pare non sia stato solo a compiere l’attentato. Un secondo uomo, sembra originario del Belgio, si è dato alla fuga e sarebbe invece ancora a piede libero. L’attentato terroristico è stato rivendicato dall’Isis che indica il secondo uomo, oggi ricercato, in Abu Yusuf al-Beljiki.
Nell’attacco è rimasto ferito leggermente anche un turista straniero come ha riferito il procuratore Francois Molin. Gli Champs Elysees sono stati immediatamente blindati e i tanti negozi aperti sono stati invitati a chiudere immediatamente. Perquisizioni a tappeto da parte della polizia e delle teste di cuoio.
L’impatto dell’attentato sulle elezioni di domenica
L’assalitore ucciso dalle forze dell’ordine era stato anche fermato di recente dalla polizia, ed era stato catalogato come un individuo sospetto. Tuttavia le autorità non avevano potuto arrestarlo per mancanza di prove.
Il fatto ha gettato sgomento anche tra i candidati alle presidenziali che hanno appresso in diretta tv dell’attentato. Fillon ha annunciato che interromperà i prossimi comizi elettorali e nel suo discorso conclusivo ha parlato quasi esclusivamente dfella lotta al terrorismo come priorità del prossimo presidente della Repubblica che verrà eletto il 7 maggio.
Dalla notizia dell’attacco, tuttavia, secondo molti potrebbe trarre vantaggio più Marine Le Pen del Front National che il candidato di centro destra. Come Fillon anche due degli altri candidati favoriti alle presidenziali – Le Pen e Emmanuel Macron – hanno cancellato gli appuntamenti di propaganda elettorale previsti per oggi, che è l’ultimo giorno di campagna previsto prima del voto di domenica. Il quarto incomodo, il leader della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon – alla pari del sovranista Nicolas Dupont-Aignan e l’anti capitalista Philippe Poutou – terranno invece i comizi previsti.