I mercati finanziari riprendono la via dei rialzi in seguito allo sbandamento mattutino fisiologico dopo il grande balzo di ieri, con le valute più rischiose come l’euro che riescono ad allungare. I trader si concentrano sulle operazioni di M&A e le tante trimestrali positive, lasciando da parte i timori legati alle incertezze politiche e geopolitiche. La Corea del Nord ha sfidato ancora una volta gli Stati Uniti, che non hanno intenzione di stare a guardare. Il presidente Donald Trump ha convocato d’urgenza alla Casa Bianca 100 senatori per discutere del da farsi. Le navi da guerra americane sono state dispiegate al largo delle acque della penisola coreane per condurre esercitazioni militari congiunte con il Giappone, un paese in cui non a caso sta crescendo la domanda di bunker e altri sistemi di sicurezza anti nucleare.
Anche se ieri i mercati azionari hanno fatto rialzi in alcuni casi del 4% (CAC e Ftse MIB) toccando nuovi record assoluti (Dax), spinti dalle banche, agli analisti e commentatori non è piaciuto il discorso già celebratorio tenuto da Emmanuel Macron dopo la vittoria al primo turno e la sua uscita di uno dei ristoranti più di classe di Parigi (La Rotonde). Con il suo comportamento il leader del movimento En Marche!, secondo politologi e media francesi, non ha mostrato maturità e farebbe invece meglio a dimostrarsi combattivo nel suo tentativo di appello a fare fronte unito contro Marine Le Pen. In Usa il Nasdaq ha raggiunto e superato per la prima volta i 6 mila punti.
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