NEW YORK (WSI) – Il protezionismo di Donald Trump colpisce ancora e questa volta a farne le spese è il Canada. Il segretario al commercio a stelle e strisce Wilbur Ross ha reso noto che gli Stati Uniti imporranno tariffe doganali del 20% sull’export canadese del legname utilizzato per costruire le case che vale 5 miliardi di dollari.
“Si tratta di circa il 31,55% del totale del mercato statunitense, quindi è un grosso affare”.
Così ha detto il segretario Ross parlando a Reuters un giorno prima dell’annuncio. Quanto costerà l’aumento delle tariffe doganali alle aziende canadesi? Una nota informativa del Dipartimento del Commercio ha rivelato che le tariffe doganali del 20% annunciate dall’amministrazione Trump finiranno per far pagare i dazi più alti al 24,12% alla West Fraser Mills, seguita da Canfor (20,26%), Resolute FP Canada (19,50%) e JD Irving (3,02%).
Una decisione che ha notevoli impatti anche sui mercati finanziari, con la valuta canadese in netto calo e i future sul legname che invece dovrebbero beneficiare della misura. Sul Forex il dollaro americano è in rialzo contro il loonie, il dollaro canadese, dello 0,34% a 1,3546 dollari. Anche se quest’ultimo era già in calo contro il biglietto verde, i cali si sono intensificati di molto da quando è stato dato l’annuncio..
“Sono sorpreso che il loonie non sia stato colpito più duramente (…) L’ultima volta che gli Usa hanno imposto tariffe sul legname canadese era nel 2006 e il Canada ha risposto triplicando le sue esportazioni verso la Cina”.
Così ha commentato Brian Kelly di BKCM LLC in una email. I futures del legname potrebbero subire sui mercati un aumento di prezzo in base alle nuove tariffe, secondo quanto hanno reso noto alcuni trader della materia prima contattati dalla CNBC.
Il Canada ha dichiarato tutto il suo disappunto in merito all’ultima decisione americana e volendo così difendere a spada tratta gli interessi dell’industria del legno anche con azioni legali, ha chiesto agli Stati Uniti di cessare tale azione ingiusta e ingiustificata.