La Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) ha registrato nel ’99 un utile netto d’esercizio di 19,1 miliardi con un incremento dell’11% sull’anno precedente.
All’assemblea dei soci in programma il 28 aprile, il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo di 700 lire per azione.
La raccolta globale è aumentata del 2,78%, con l’aggregato a 5.645,8 mld; il totale degli impieghi lordi a clientela ha raggiunto i 2012,6 mld (+25,6%), mentre l’analisi della composizione degli impieghi conferma la crescita delle operazioni a medio-lungo termine (+36,15%).
Il rapporto sofferenze-impieghi lordi si attesta allo 0,68%, rispetto allo 0,75% del 31 dicembre ’98. La crescita dei volumi amministrati ha permesso di contenere la contrazione del margine finanziario causata dal restringimento della forbice dei tassi (106,2 mld). Il margine sui servizi raggiunge i 55,1 mld (+4,6%). Gli oneri della gestione, complessivamente pari a 94,9 mld, sono di poco superiori (+2,5%) a quelli del precedente esercizio.
I mezzi patrimoniali, compreso il Fondo rischi bancari generali e al netto dell’ utile d’ esercizio e della sua ripartizione nei fondi, ammontano a 447,5 miliardi, con un incremento di 104,2 miliardi.