ATENE (WSI) – Raggiunto nella notte l’accordo tra la Grecia e i creditori sul debito. L’intesa prevede una nuova austerity per il paese già in crisi profonda che alla fine ha dovuto cedere alle richieste della Troika pari a punti percentuali di PIL.
“La discussione di un accordo che assicura la sostenibilità del debito greco inizia ora”.
Queste le parole del ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos ad Atene al termine dei colloqui. In base all’accordo Atene attuerà i tanti contestati tagli alle pensioni e introdurrà l’aumento del limite di esenzione fiscale ridotto da 8636 a 6mila euro.
Nell’accordo anche la liberalizzazione di alcuni settori dell’economia e in particolare del mercato elettrico e inoltre la concessione a negozi e centri commerciali di lavorare anche la domenica. L’intesa consentirà di sbloccare la tranche di aiuti da 7,5 miliardi di euro necessaria per pagare i debiti ellenici in scadenza a luglio.
Dal canto suo però il premier ellenico Alexis Tspiras è riuscito a ad ottenere il ripristino della contrattazione collettiva per i dipendenti greci da settembre del 2018.
Inoltre se la Grecia raggiungerà i suoi obiettivi il governo potrà attuare una serie di misure al fine di alleviare l’austerità, come le sovvenzioni per gli affitti alle famiglie bisognose per un importo fino a 1000 euro e fino a 250 milioni di euro per il sostegno ai minori e ai contributi per l’acquisto di farmaci per i soggetti che hanno redditi bassi. L’accordo ha fatto risollevare nei sondaggi il premier la cui popolarità stava scendendo a livelli preoccupanti vista l’incertezza politica che regnava nel paese.
I ministri economici europei saranno chiamati ad approvare l’accordo il prossimo 22 maggio.