Lavoro Usa: offerte ai massimi di otto mesi, ma poche assunzioni
Dopo la parziale delusione per il rapporto occupazionale governativo di aprile, che ha mostrato un’espansione fiacca dei salari e un tasso di partecipazione alla forza lavoro in lieve calo, il dato sulle offerte di lavoro ha mostrato in realtà che la Federal Reserve forse aveva ragione quando parlava di una battuta d’arresto temporanea nel mese di marzo.
L’indicatore preferito di Janet Yellen per avere il polso del mercato del lavoro Usa ha evidenziato una sorprendente accelerazione delle offerte di lavoro in marzo a quota 5,743 milioni, sopra le previsioni che erano per un livello di 5,670 milioni e sui massimi degli ultimi otto mesi (da luglio 2016). Tuttavia sull’arco di due mesi è la prima volta dai tempi della recessione che le assunzioni sono calate.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.