Caso Boschi-Etruria: la “vendetta” dopo il no di Unicredit
ROMA (WSI) – Nuova indiscrezione de Il Fatto Quotidiano sul caso Boschi-Etruria. Dopo che l’ex ad di Unicredit, Federico Ghizzoni rifiutò il suo aiuto per salvare la banca aretina, la vicenda sembra lasciò strascichi a Palazzo Chigi.
La banca di Ghizzoni aveva sempre chiesto al governo di adottare una norma sull’uso della Dta, le Deferred tax asset che permette che svalutazioni e perdite delle banche si trasformino automaticamente in crediti d’imposta. La richiesta cadde nel vuoto almeno fino a quando, un anno e mezzo più tardi, ad Unicredit si insediò un nuovo management bancario e un nuovo governo a Palazzo Chigi.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.