NEW YORK (WS) – Dobbiamo esplorare nuove idee come il reddito universale di base. A parlare è uno dei più importanti membri dell’elite della Silicon Valley, Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook.
Invitato ad Harvard per ritirare una laurea ad honorem, il fondatore e amministratore delegato del social network più famoso al mondo si è rivolto agli studenti, affermando che la sfida della nuova generazione è di creare un mondo in cui “tutti hanno uno scopo” e nessuno rimane indietro.
Quali sono le sfide dei nostri giorni? Zuckerberg ha le idee molto chiare: combattere le derive autoritarie e il nazionalismo al fine di arrivare ad una società più equa e connessa. Un discorso che ai più è parso come un manifesto politico del fondatore di Facebook che già qualche mese fa aveva parlato di una società globale in cui vige una lotta non tra le nazioni ma tra le idee: da una parte coloro che sono a favore della libera circolazione di merci e di persone e dall’altra coloro che spingono per creare società chiuse.
“C’è qualcosa di sbagliato nel nostro sistema quando una persona lascia l’università e riesce a guadagnare 10 miliardi di dollari in 10 anni, mentre ci sono milioni di studenti che non possono permettersi neanche di pagare le rette universitarie“.
Da qui l’appello di Zuckerberg:
“Ogni generazione ha la sua definizione di uguaglianza. Ora è giunto il momento per la nostra generazione di definire un nuovo contratto sociale. Dovremmo avere una società che misurano i suoi progressi non con metriche economiche come il Pil ma sulla base dei ruoli che ognuno di noi ha. Dobbiamo esplorare nuove idee come il reddito universale di base affinchè ognuno possa assicurarsi un paracadute per sperimentare nuove idee”.