“The Germans are bad, very bad”: è con queste parole, i tedeschi sono molto “cattivi”, che si sarebbe pronunciato Donald Trump nel corso di un incontro con le alte cariche Ue, il cui contenuto è stato riferito dallo Spiegel. Trump, in particolare, si sarebbe riferito al massiccio surplus commerciale tedesco: uno squilibrio macroeconomico tale da indurre il presidente americano a minacciare dazi consistenti dedicati alle auto tedesche, pur di scuotere i partner di Berlino da questo stato di cose che si protrae ormai da anni.
“Guardate i milioni di auto che vendono negli Stati Uniti, terribile. Noi fermeremo questo fenomeno”, ha aggiunto Trump. Presenti all’incontro, c’erano il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, i quali avrebbero difeso la Germania nel corso di questa polemica.
Juncker ha precisato alla stampa presente al G7 di Taormina, in Sicilia, che durante i colloqui a Bruxelles non è vero che il presidente Trump ha espresso un parere così aggressivo nei confronti dell’avanzo commerciale tedesco. Il presidente della Commissione UE ha aggiunto che scrivere che Trump avrebbe definito “molto cattiva” la Germania è “esagerato”.
Trump non è nuovo a questo genere di osservazioni nei confronti della Germania. In un intervista al Bild aveva dichiarato: “Se volete costruire macchine nel mondo, vi auguro il meglio. Potete costruire macchine per gli Stati Uniti, ma per ogni macchina che viene negli Usa, pagherete una tassa del 35%”, anche se probabilmente si riferiva a un dazio sui beni importati, che andrebbero a pagare, invero, i consumatori americani.
Lo stesso responsabile National Trade Council dell’amministrazione Trump, Peter Navarro, aveva dichiarato al Financial Times che l’euro è “un marco tedesco implicito“, la cui bassa valutazione ha permesso alla Germania di godere di un vantaggio competitivo nei confronti dei suoi principali partner commerciali dell’Unione europea.
Il tema delle politiche commerciali resta sul campo oggi nel corso del G7 di Taormina. I 252 miliardi di euro di suplus commerciale tedesco (dati del 2016) potrebbero tornare nel vivo del faccia a faccia.