Maglia nera in Europa per il Pil italiano
Nel 2016 il Pil pro capite italiano è stato inferiore alla media dei Paesi dell’Unione europea del 3,72 %. Lo dice un’elaborazione del Centro Studi Promotor (Csp) sui dati Eurostat.
Per fare qualche confronto, nel 2001, l’anno precedente all’adozione dell’euro da parte del nostro Paese, il Pil superava del 18,80% quello medio dell’Ue. In quindici anni il prodotto interno lordo italiano ha perso 15 punti percentuali.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.