Secondo un report di Bnp Paribas, le elezioni anticipate in Italia non sarebbero un rischio per l’euro. La banca va così contro corrente rispetto a quanti vedono un rischio sistemico per l’Eurozona dietro la minaccia di un possibile risultato elettorale incerto o a favore dei partiti più contrari all’Unione europea. Fra gli altri, Dominic Rossi, di Fidelity International, aveva indicato nel voto anticipato un possibile fattore di nervosismo sul mercato.
Secondo Bnp, se si sceglierà un sistema elettorale di tipo proporzionale esiste il pericolo che nessuna forza politica raggiunga la maggioranza assoluta in Parlamento, ma anche se ci potrebbe essere un nuovo sistema, il gioco politico resterebbe comunque lo stesso. Riguardo la possibile data delle elezioni anticipate, Bnp sostiene che queste sarebbero tecnicamente ancora possibili a settembre, visto che i principali partiti sembrano aver trovato una convergenza sulla legge elettorale.
Lo scenario economico del Paese è nero, secondo Bnp, con basse aspettative di crescita: l’Italia avrebbe bisogno di riforme economiche, ma è improbabile la ripresa di un progetto riformatore alla luce delle divisioni politiche.
Sul sistema bancario, invece, Bnp non è così pessimista: positivo l’accordo con l’Unione europea per la ristrutturazione di Mps, un piano che potrebbe essere preso come modello per altre banche che hanno bisogno di ricapitalizzazione senza ricorrere alle norme di risoluzione bancaria.