Nuova provocazione della Corea del Nord, che nella notte ha lanciato una serie di missili balistici del tipo terra-mare dalla città di Wonsan, sul versante orientale della penisola.
Lo rende noto l’agenzia sud coreana Yonhap, citando il comando militare centrale di Seul. A nulla è servito, l’inasprimento, una settimana fa, delle sanzioni deciso dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, in risposta ai recenti test di missili balistici.
“La Corea del Nord ha lanciato una serie di proiettili non identificati, presumibilmente dei missili da crociera anti-nave, questa mattina dalle vicinanze di Wonsan, provincia di Ganwon”, ha affermato il ministero della Difesa di Seoul.
I missili a corto raggio hanno volato per circa 200 chilometri a un’altitudine di due chilometri, prima di cadere nel Mar del Giappone. Il lancio aveva come obiettivo “mostrare la capacità di attacco antinave dei diversi missili”, ha detto un portavoce dello Stato maggiore della difesa sudcoreano.
Si tratta del nono test missilistico condotto dall’inizio dell’anno dal regime di Pyongyang, l’ultimo era avvenuto lo scorso 29 maggio. Nessun segnale di cedimento, dunque, da Pyongyang, rispetto al suo programma missilistico, condotti, anzi, sempre più frequentemente per perfezionare le proprie capacità militari. L’odierna prova di forza del regime di Pyongyang rappresenta il quarto tentativo in poco più di un mese.
“Non potremo mai tollerare questo tipo di azioni provocatorie”, ha commentato il ministro degli Esteri del Giappone Fumuio Kishida, il quale ha sottolineato che comunque i missili lanciati non sono atterrati in aree d’interesse nipponico e non hanno alcun impatto sulla sicurezza del paese.