Mirabaud: dalla Fed altri due rialzi entro l’anno
“A seguito degli ultimi dati sul mercato del lavoro statunitense, non cambiamo il nostro scenario base di altri due rialzi dei tassi per quest’anno, malgrado gli ultimi dati presentino segnali contrastanti circa la futura politica monetaria della Federal Reserve”, si esprime in questi termini il capo economista di Mirabaud AM, Gero Jung, secondo il quale “l’elemento chiave” per comprendere le future mosse della Fed, “è il costante progresso del mercato del lavoro”.
“Il tasso di disoccupazione a maggio ha toccato i minimi da 16 anni, fortemente al di sotto del livello che la Fed stima come “neutro”, attualmente proiettato al 4,7%. Ciò suggerisce che il mercato del lavoro continua a migliorare più rapidamente rispetto a quanto atteso dall’Istituto centrale americano. Inoltre, è probabile che si verifichi un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro, con l’indice ISM servizi che indica un’occupazione saldamente in crescita, a circa 58, segnalando una forte volontà delle imprese di aumentare le assunzioni. Ciò rafforza quindi la nostra view secondo cui la crescita dei salari dovrebbe accelerare, suggerendo che le pressioni inflazionistiche stanno vivendo un trend al rialzo. Sebbene non ignoriamo altri dati, meno positivi – vendite delle auto più deboli e una minor attività nel settore edilizio – l’attività economica nel complesso va verso un miglioramento, anche se con uno slancio contenuto in termini di crescita, con un aumento del Pil per questo trimestre del 3%”.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.