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Sale tensione nel Golfo: altro ultimatum al Qatar

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Sale tensione nel Golfo dopo che Arabia Saudita, Bahrain, Egitto ed Emirati Arabi Uniti hanno pubblicato nelle ultime ore un elenco di 59 personalità e 14 organizzazioni ospitate dal Qatar e accusate di appoggiare e finanziare il terrorismo.

Si tratta di una lista dettagliata nella quale spiccano membri della famiglia dell’emiro Tamim bin Hamad al-Thani e tre Organizzazioni caritatevoli legate allo Stato, da anni sospettate di aver finanziato, oltre ad Hamas, gruppi legati ad Al-Qaeda, e perfino l’Isis.

Si tratta di un elenco accompagnato da una dichiarazione nella quale i quattro Paesi, che lunedì hanno rotto le relazioni con il Qatar, affermano che la decisione è il

risultato della continua violazione da parte delle autorità di Doha degli impegni e degli accordi sottoscritti, compreso l’impegno a non sostenere o proteggere elementi o organizzazioni che minacciano la sicurezza degli Stati”.

Doha intanto se da una parte continua respingere le accuse, allo stesso tempo ha ritirato le sue truppe che combattevano al fianco dei sauditi al confine con lo Yemen, dispiegandole al confine tra Qatar e Arabia Saudita. Segno che aumentano i rischi di un confronto armato.

A questo, si aggiunge l’iniziativa della Turchia: Erdogan, che si è da subito schierato al fianco dell’emirato qatariota, ha approvato ieri due decreti per il dispiegamento di truppe turche in una base vicino Doha (un primo contingente di 5 mila uomini che potrebbe salire a 15 mila) e l’addestramento delle unità della gendarmeria dell’emirato.