Luigi Di Maio, vice presidente della Camera e aspirante primo ministro del MoVimento 5 Stelle, ha denunciato l’operato del governo nel piano di liquidazione accompagnata delle due banche venete.
“Molto probabilmente i vertici responsabili del disastro delle banche venete verranno risparmiati dal governo”, dice Di Maio in un’intervista concessa a La 7 citando gli ultimi decreti e i tempi di prescrizione.
Mentre vengono licenziati 4mila dipendenti delle due banche venete, regalate con un euro a Intesa Sanpaolo, il governo salva dalla galera Il tutto presentando un conto da 17 miliardi di euro di tasse ai cittadini italiani.
Sia l’ex presidente di Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin, avvistato nei giorni scorsi a fare shopping in Via Montenapoleone, sia Vincenzo Consoli, ex AD di Veneto Banca, rischiano di essere condannati ma il processo è già al terzo anno e si prescrive in sette anni. Essendo solo al primo grado di giudizio, i reati rischiano di cadere in prescrizione, avverte Di Maio.
La condanna per bancarotta per gli ex vertici di Pop Vicenza e Veneto Banca, inoltre, non arriverà mai, spiega Di Maio. Il governo è criticato anche per aver fatto un decreto per salvare le banche ed evitare che i dirigenti finiscano sotto processo per bancarotta.
“Invece di aiutare i correntisti e i risparmiatori il governo aiuta le banche e salva i responsabili di questo disastro dalla galera“, denuncia Di Maio.