La strigliata di Roma a Bruxelles sull’emergenza migranti comincia a dare qualche risultato. Almeno in teoria. Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, ha anticipato per la prossima settimana un incontro con i premier di Italia e Grecia per verificare quali sforzi supplementari la Commissione Ue può fare per andare incontro a questi due paesi. Juncker, nella conferenza stampa al termine del vertice preparatorio del G20 a Berlino, ha poi sottolineato:
“Da molto tempo come Commissione siamo convinti che non possiamo abbandonare né l’Italia né la Grecia. Insieme dobbiamo compiere sforzi per sostenere queste due nazioni che sono eroiche”.
La risposta è arrivata dopo che l’Italia, attraverso il premier Paolo Gentiloni, ha incalzato l’Europa sull’emergenza sbarchi nel nostro Paese.
“Siamo di fronte a numeri crescenti che alla lunga potrebbero mettere a dura prova il nostro sistema di accoglienza. Abbiamo internazionalizzato le operazioni di salvataggio ma l’accoglienza resta di un Paese solo. Questo mette il nostro Paese sotto pressione ma noi abbiamo un aspetto umanitario, di rispetto delle leggi e lo confermeremo. Non violiamo le regole o vogliamo rinunciare a un atteggiamento umanitario: siamo sotto pressione e chiediamo il contributo concreto degli europei”.
Parole di sostegno sono arrivate anche dalla Germania: “Aiuteremo l’Italia ci sta proprio a cuore questa necessità”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Frena il presidente francese Emmanuel Macron.
“Noi sosteniamo l’Italia e la Francia deve fare la sua parte sull’asilo di persone che vogliono rifugio. Poi c’è il problema di rifugiati economici, e questo non è un tema nuovo: l’80% dei migranti che arrivano in Italia sono migranti economici. Non dobbiamo confondere”.