Potrebbe riguardare una platea di trecentomila ragazzi l’anno al primo impiego a tempo indeterminato la misura di taglio di cuneo fiscale, da inserire nella prossima legge di Bilancio.
Sono in numeri anticipati dal Sole 24 ore, secondo cui si aggirano intorno a quel numero i beneficiari
“che potrebbero essere interessati dal dimezzamento dei contributi allo studio del governo per le assunzioni stabili di under35. E, ipotizzando inoltre l’introduzione di un tetto fino a un massimo di 3mila euro di “sconto” per i datori, l’intervento avrebbe un costo iniziale per l’erario intorno ai 900 milioni di euro il prossimo anno, per salire a 1,5-2,5 miliardi a regime”
L’intervento, che nasce con l’obiettivo di aumentare l’occupazione giovanile, potrebbe diventare legge già nel 2018
Nel dettaglio:
La proposta, al momento più gettonata, nella sua ultima versione, prevede un abbattimento del 50% dei contributi a carico dei datori per tre anni: in pratica, si passerebbe dall’attuale 30-33% al 15%, con un limite di esonero fino a 3mila euro l’anno (una soglia più o meno in linea con il precedente sgravio targato Jobs act, in vigore fino a dicembre 2016, fissata appunto in 3.250 euro annui).