Una maggiore regolamentazione sulle attività e sui finanziamenti delle Ong. I ministri dell’Interno di Italia, Francia e Germania, Marco Minniti, Gerard Collomb e Thomas de Maiziere, insieme al commissario Ue per l’Immigrazione Dimitris Avramopoulos, hanno raggiunto l’accordo nell’incontro di ieri a Parigi.
Le navi delle organizzazioni non governative non potranno entrare nelle acque territoriali libiche; potranno spegnere il trasponder di bordo per la localizzazione e fare segnali luminosi. A questo si aggiunge la richiesta di maggiore trasparenza sui finanziamenti. Le polemiche sull’attività delle Ong erano scoppiate settimane fa nel dibattito sul contenuto di un dossier dell’agenzia Frontex e sulle indagini del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro.
L’intesa prevede anche di dare alla Libia più fondi per permetterle il controllo delle sue frontiere e un rilancio del piano europeo di ricollocamento. Marco Minniti ha avuto conferme del fatto che l’Italia avrà le garanzie richieste. Si è deciso che i termini del piano di ricollocamento saranno riscritti in modo che lo sbarco di migranti sia consentito anche in Stati diversi dall’Italia. L’accordo dovrà essere approvato dagli Stati membri dell’Ue.
Tra i punti su cui si è trovata l’intesa anche un rafforzamento dell’attività di coordinamento della Guardia Costiera Italiana. Lo scorso giovedì a Berlino il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel avevano espresso la volontà di sostenere meglio l’Italia. Macron ha osservato però che l’80% dei migranti in Italia sono di tipo economico e non hanno diritto di asilo.