Bond Usa: persino una devota rialzista come Nomura assume posizione ribassista
I problemi per i Bond, vittime di una seduta da dimenticare ieri con il rendimento del Bund decennale che ha superato lo 0,5% valicando un’importante soglia tecnica, non riguardano soltanto l’Europa. Persino una devota rialzista dei Bond per 10 anni come la banca Nomura ha assunto una posizione corta sui Treasuries Usa. Le politiche accomodanti in tutto il mondo hanno alimentato gli acquisti di Bond Usa negli ultimi anni, che offrivano un rendimento gustoso mentre altrove i tassi erano più bassi o addirittura negativi, come in Svizzera e Giappone.
George Goncalves, head of rate strategy dell’istituto di credito giapponese, ha spiegato che quando il rendimento decennale si trovava al 2,14% il mese scorso, ha assunto la posizione più ribassista degli ultimi dieci anni. Tre condizioni lo hanno spinto a farlo: innanzitutto il fatto che la Federal Reserve abbia portato i tassi all’1%, un numero che inizia ad avere un impatto vero e proprio e che è propedeutico a un avvicinamento al 2%. In secondo luogo il fatto che la banca centrale Usa si appresta a ridurre il suo bilancio ‘monstre’, un fattore che tenderà a spingere i rendimenti in rialzo. Infine il fatto che tutte le banche centrali stanno assumendo una stance più aggressiva.
“Il fatto che le banche centrali che lasciano le redini del mercato su cui avevano l’assoluto controllo per tanti anni, dovrebbe portare a un incremento dei tassi, a meno che non ci siano guerre o recessioni”, secondo Goncalves.
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