Unicredit, AD Mustier nominato banchiere dell’anno
MILANO (WSI) – Il banchiere dell’anno? Per Euromoney non c’è alcun dubbio: l’ad di Unicredit Jean Pierre Mustier.
“Voglio congratularmi con tutti i colleghi e ringraziarli perché questo riconoscimento è il frutto del contributo di tutte le persone che lavorano nel Gruppo, ed è a loro che dedico il premio di Banchiere dell’anno. Sono grato per lo sforzo che i vari team hanno profuso in questi ultimi dodici mesi. Continueremo a dedicarci instancabilmente alla trasformazione del Gruppo, forti del nostro modello di business paneuropeo, semplice e di successo, e del considerevole vantaggio competitivo che rende UniCredit la banca preferita in tutti i Paesi in cui è presente”.
La banca di piazza Gae Aulenti in 5 anni ha ottenutole seguenti nomine: migliore banca in Italia, Migliore banca in Croazia, Migliore banca per la gestione patrimoniale in Europa Centrale e Orientale e Migliore banca per i servizi di transazioni in Europa Centrale e Orientale.
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Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.