Società

“Giuseppe”: Il dolore di un padre per la perdita di un figlio, considerato diverso!

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Qualche anno addietro un ragazzo di 21 anni decise di porre fine alla sua vita, in modo violento, perché la comunità di cui si circondava lo giudicava e lo faceva sentire “diverso”.

Il libro, recante il nome del ragazzo che ha deciso di andarsene in questo modo violento, lasciando una testimonianza scritta del suo disagio che la nostra società gli ha imposto, senza sconto, racconta questo percorso di vita così tragicamente interrotto.

I nostri costumi, la nostra cultura, pure giunta al terzo millennio non conosce e non consente a nessuno di vivere in modo “diverso”.

Da noi di “diversità” si può solo morire.

Ecco allora che un padre [1], dopo la immane tragedia vissuta decide di raccontare la breve vita del figlio, le sue ansie ed i suoi disagi, arrivando a  farne una bandiera di una vita distrutta a causa della nostra credulità popolare, ancora incapace di accettare e assorbire queste presunte “diversità”.

Il primo messaggio che si ricava da questa lettura è l’accettazione senza vergogna di tale “diversità” che non sempre e non da tutti viene compresa a sufficienza o addirittura fortemente osteggiata.

Il libro vuole essere e rappresentare un percorso di vita di tutti quelli che si sentono diversi, invitandoli ad accettarsi ed accettare perché la vita, la nostra vita, è anche questa.

Ciao Giuseppe!

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(1) Nr. 30 premi letterari

Ne riporto solo alcuni:

  1. 7 agosto 2016: Primo classificato alla 4^ Edizione del Premio “La Pania” di Molazzana, Lucca (500 €uro)
  2. 15 ottobre 2016: Primo classificato alla 4^ Edizione del Premio “Vinceremo le malattie gravi” dell’Associazione culturale “Universum delle verità e dignità”, Sesto San Giovanni, Milano (Coppa)
  3. 16 ottobre 2016: Menzione d’onore alla 7^ Edizione del Premio “Terre di Liguria” di Porto Venere, La Spezia (Targa)
  4. 28 ottobre 2016: Quinto classificato alla 4^ Edizione del Premio “L’area dello stretto Dott. Domenico Smorto”, Reggio Calabria (Targa)