Anche oggi abbiamo la nostra “pena quotidiana”, come quella di ascoltare gli interventi a mezz’aria, a gamba tesa, del nostro Dalai LAMA – l’Orlando di casa nostra: “Io mi sono candidato per unire, per riparare alle ferite, non voglio alzare muri ma costruire ponti”.
Questi sono solo alcuni dei numerosi passaggi fatti dal nostro Ministro di Grazia e Giustizia in carica durante le recenti Primarie del Partito democratico il 30 aprile 2017.
Sappiamo com’è andata a finire. Oltre il 70% all’ex Premier e segretario Matteo RENZI e circa il 20% al nostro Ministro aspirante segretario.
Si capisce che non è soddisfatto dell’esito ottenuto, avendo preso pochi voti come quello di un ex Presidente della Repubblica, qualche parlamentare in cerca di poltrona a futura memoria e quelli dell’intero condominio dove risiede.
Rimane tuttavia un Grande.
Lui vuole andare d’accordo con tutti soprattutto con quelli che la pensano all’opposto. Lui è un politico vero, di quelli che tirano a campare su tutto e, anche senza combinare niente – proprio perché non si è d’accordo su nulla – l’importante è andare avanti e conservare la poltrona.
Quando lo sento parlare mi produce serenità, pace, infatti mi addormento quasi subito. Non so o non ho capito se parla di politica o di problemi da risolvere, ma questo è un dettaglio che pare interessi poco o nulla.
Qualche volta, ultimamente, è addirittura capace di provocarmi qualche sussulto di stupore quando dice che il nostro Segretario fa “demagogia sugli immigrati”.
Ma dico io, lei è un parlamentare di lungo corso che siede nel Consiglio dei Ministri in un dicastero importante e prestigioso, c’è bisogno di fare queste litanie sui giornali?
Egregio signor Ministro, scriva qualcosa, faccia una bella proposta di legge nelle sedi opportune, ci illustri, noi poveri ignoranti non aspettiamo altro che essere illuminati da uno statista del suo calibro, non si risparmi, la prego nella veste di iscritto al suo stesso Partito,
Anche se per mia fortuna non l’ho votata, ho diritto a conoscere il suo pensiero sui grandi temi che ancora affliggono il nostro Paese, questa nostra società complessa.
Senza fare proclami alla stampa, urlata e scritta, non mi faccia attendere troppo, siamo in tanti a pendere dalle sue labbra e ansiosi di conoscere l’Orlando pensiero.
Grazie signor Ministro, sono sicuro che non ci deluderà!