Fumi più ottimista sulla crescita italiana. L’istituto di Washington, nell’aggiornamento del World Economic Outlook, stima che il Pil italiano crescerà quest’anno dell’1,3%, ovvero 0,5 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di aprile.
In frenata, ma comunque, meglio delle previsioni precedenti le stime per il 2018 quando il Pil dovrebbe cresce dell’1%, ovvero +0,2 punti percentuali rispetto alle stime precedenti.
”Le stime di crescita per il 2017 sono state riviste al rialzo per diversi paesi dell’area euro, incluse Francia, Germania, Italia e Spagna, per le quali la crescita nel primo trimestre 2017 e’ stata sopra le attese”.
Riviste al rialzo anche le stime per il 2017 e il 2018 di Eurolandia. L’area euro crescerà quest’anno dell’1,9%, ovvero 0,2 punti percentuali in piu’ rispetto alle previsioni di aprile. Nel 2018 il pil salirà dell’1,7% (+0,1 punti percentuali).
Il panorama appare al contrario più grigio per per gli Stati Uniti: il Pil americano crescerà sia quest’anno che il prossimo del 2,1%, rispettivamente 0,2 e 0,4 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile. Tra le ragioni, le politiche di bilancio dell’amministrazione di Donald Trump che si profilano meno espansive del previsto. “Anche le attese del mercato sullo stimolo fiscale si sono affievolite”
Per proseguire sulla strada della crescita economica mondiale, la ricetta del Fmi è quella di andare avanti con le riforme, ed evitare politiche che possano alimentare il protezionismo.
“Nel lungo termine il non aumentare il potenziale di crescita e il non rendere la crescita piu’ inclusiva potrebbero alimentare il protezionismo e ostacolare le riforme”, afferma il Fmi, sottolineando che il rischio è quello di una produttività globale più bassa e di danni per le famiglie a basso reddito