Doccia fredda Amazon: utili giù del 77%. Bezos non più uomo più ricco al mondo
Amazon delude. Nel secondo trimestre del 2017, il gigante americano dell’ecommerce ha registrato 197 milioni di dollari di utili, in calo del 77% rispetto a 857 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Con il calo dei titoli sul finale della chiusura di ieri, il Ceo Jeff Bezos, che aveva detronizzato Bill Gates, diventando l’uomo più ricco al mondo, ha visto il suo capitale scendere a 89 miliardi dagli oltre 90 miliardi intraday.
I profitti per azione sono passati a 40 centesimi da 1,78 dollari in un anno, decisamente sotto le attese degli analisti per un dato a 1,41 dollari per titolo. A pesare sono state le spese operative in aumento sopra i 37 miliardi di dollari. Nel periodo, i ricavi sono saliti del 25% a 38 miliardi di dollari, meglio delle previsioni per 37,2 miliardi.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.