La Borsa italiana parte debole con un primo Mibtel in calo dello 0,66% a 30.887 punti, e poi immediatamente peggiorato; alle 10 segna un ribasso dell’1,61%. Per il Mib30 c’è -1,78%; per il Midex -1,26%.
Negativo il Nuovo Mercato, con Tiscali che per esempio perde il 2,54%. E’ ovvio che la burrasca che si è abbattuta ieri sul mercato americano non è passata inosservata: con un Nasdaq che ha chiuso a -1,8% dopo aver toccato addirittura il -13%, i titoli tecnologici, i telefonici, i media sono tutti in sofferenza.
Telecom perde lo 0,15%. Tim è a -0,87%. Numerosi ordini di vendita su Olivetti, titolo sempre molto scambiato in questi giorni, che perde l’1,17%.
Tra i titoli di società a media capitalizzazione pesante andamento per Espresso, -4,5%; Mediaset -2,51%. Crescono invece Mondadori, +1,01%, e Alitalia, al centro di insistenti voci su una prossima fusione con Klm e in recupero dell’1,17%.
Da segnalare anche l’ondata di realizzi che arrivano su bancari e assicurativi, comparti che ieri si erano apprezzati notevolmente nella loro veste di rifugio dalle tempese dei titoli tecnologici.
Oggi è arrivato il momento di incassare le plusvalenze: Generali cede lo 0,62%; San Paolo Imi lascia il 3,79% e viene scambiato a 15,4 euro. Un euro vale 1936,27 lire.