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“Militarizzazione Scandinavia minaccia sicurezza Europa”

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Non solo la Nato sta agendo da tempo verso il rinforzo dei suoi confini occidentali (che tanto irritano Mosca): anche i Paesi Scandinavi si stanno dando da fare per ampliare le proprie capacità militari. A dare risalto a quest’aspetto finora poco discusso è il think-tank russo Strategic Culture Foundation.
Fra gli esempi riportati dagli analisti c’è quello della Svezia che ha “aggiornato le sue forze militari con un deciso rialzo della spesa. Lo scorso dicembre il governo Svedese ha detto alle autorità municipali di prepararsi alla difesa civile delle infrastrutture e procedure per una possibile guerra”. In più, a marzo “Stoccolma ha annunciato piani per la reintroduzione del servizio di leva obbligatorio abbandonato nel 2010. La coscrizione entrerà in forza il primo gennaio 2018”.

Le forze militari svedesi hanno dichiarato che in settembre prenderanno parte alla maggiore esercitazione mai condotta assieme alla Nato negli ultimi 20 anni: l’Aurora 17. Parteciperanno 19mila soldati svedesi e 1.435 americani. La notizia non è giunta gradita a Vladimir Putin: “Se la Svezia si unisce alla Nato, ciò influenzerà le nostre relazioni in modo negativo, in quanto considereremo che le infrastrutture del blocco militare si avvicinino a noi dal lato svedese”.

Per quanto riguarda la Norvegia, essa starebbe espandendo le sue capacità per divenire la principale base ospitante per gli F-35 Lightnings americani. “La Norvegia ha acquistato 56 di questi velivoli” che sono armi “offensive e non difensive”.

Queste ed altre evidenze elencate dal think-tank porterebbero a pensare che la “militarizzazione della Scandinavia Sta avanzando a passi da gigante per sconvolgere la sicurezza in Europa”. Secondo quanto dichiarato dal presidente russo, in visita in Finlandia lo scorso 27 luglio sarà fondamentale il mantenimento della neutralità dei Paesi neutrali come appunto la Finlandia, che non fa parte della Nato.