Fed verso rialzo tassi interesse dopo il report sull’occupazione Usa, dicono analisti
Disoccupazione ai minimi da 16 anni negli Stati Uniti secondo l’ultimo report sull’occupazione a luglio. Dei 209 mila posti di lavoro creati a luglio, 205 mila sono nel settore privato e 4 mila nel pubblico. La maggior parte dei nuovi impiegati sono nel settore dell’ospitalità (soprattutto nei ristoranti) e nel retail, area in cui il lavoro era in precedenza diminuito a causa delle chiusure dei negozi. Il numero di americani in età lavorativa che sono parte del mercato del lavoro è salita al 62,9% dal precedente 62,8%. Il salario orario medio è salito dello 0,3% su base mensile e del 2,5% su base annua
Ecco il commento di Dominic Rushe, business editor del Guardian “Le ultime notizie sul lavoro sono un sollievo per il presidente Usa Donald Trump che è stato eletto con la promessa che avrebbe rimesso in sesto il mercato del lavoro. Il rapporto mostra tuttavia che ancora una volta che la maggioranza dei posti sono stati nelle industrie che offrono una paga bassa, come nella ristorazione. L’aumento di domanda di lavoro nei settori ben pagati come l’edilizia o la manifattura è stata marginale”.
Alan Krueger, capo consigliere economico dell’ex presidente Barack Obama, parlando a Bloomberg TV, ha detto che il report “non contiene nessuna cattiva sorpresa e questo è ottimo per l’economia. La ripresa continua allo stesso ritmo di prima”. Kully Samra, del gruppo di investimento Charles Schwab, sostiene che i risultati positivi del report potrebbero spingere la Federal Reserve ad alzare di nuovo i tassi di interesse prima di Natale, nonostante le pressioni inflazionistiche rimangano basse. “I buoni risultati suggeriscono in un certo senso che c’è un impulso nell’economia per generare inflazione, anche se le pressioni sui prezzi restano moderate”.
Lewis Alexander di Nomura sottolinea che i salari avrebbero dovuto crescere a un ritmo ancora più veloce con un tasso di disoccupazione così basso e spiega che il motivo per cui i salari non hanno visto questo enorme aumento è che le persone non stanno cambiando lavoro così spesso come prima. Il turnover sul mercato del lavoro, un fattore che spinge sull’aumento dei salari, è di recente diminuito, anche se il tasso di disoccupazione ha continuato a scendere.
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