Economia

Allarme Corte dei Conti: meno dirigenti pubblici, ma stipendi più alti

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Allarme Corte dei Conti sull’incremento degli stipendi dei dirigenti pubblici nelle Regioni. Che, nonostante si siano ridotti in numero, continuano a spartirsi lo stesso bottino, vedendo così aumentata la fetta spettante a ciascuno. Ma per i magistrati contabili le cose non doveva andare cosi’, visti i paletti fissati con le politiche di spending review.

Nel rapporto ‘La spesa per il personale degli enti territoriali’, pubblicato in settimana, i magistrati contabili lamentano infatti

“la reiterata prassi di ripartire le risorse del trattamento accessorio – una parte cospicua del trattamento economico dirigenziale – tra i dirigenti rimasti in servizio, in contrasto” con i limiti introdotti a partire dal 2010.

Ecco che “la riduzione di personale non produce l’effetto di realizzare economie di spesa”. La Corte evidenzia “la forbice” tra presenze e costi. Nel periodo che va dal 2013 al 2015 “a fronte di una riduzione della consistenza media dei dirigenti del 7,23%, la spesa media aumenta, nel triennio – rileva – del 3,91%”. Un divario che secondo la Corte contrasta con “i noti vincoli/blocchi stipendiali”.

I ‘rincari’ sono pero’ dovuti ad alcune aree del Paese. Nei tre anni presi in considerazione dall’indagine la spesa media al Nord risulta stabile (+0,06%), scende al Centro (-3,08%) mentre al Sud segna una crescita “evidente” (+6,73%).