Secondo i dati elaborati dall’organizzazione non governativa Acces to Europe, e ripresi da Politico.eu, nei primi due mesi del 2016 le spese per 261 viaggi di lavoro dei commissari europei sono ammontate a quasi 500 mila euro. In generale i costi per i trasporti e gli alloggi sono modesti: il soggiorno più costoso, nella capitale dell’Etiopia Addis Abeba è costato 629 euro.
Le cifre aumentano quando si utilizzano gli aerei charter come è successo per una missione dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera europea Federica Mogherini in un viaggio a Baku, in Azerbaigian che è costato 75 mila euro. La Commissione ha dichiarato che gli aero-taxi possono essere usati quando non sono disponibili voli commerciali adatti ai programmi dei commissari.
Altri viaggi costosi comprendono la visita di due giorni a Roma del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel febbraio 2016 per la quale sono stati spesi 27 mila euro e un viaggio in vari Paesi fra Somalia e Turchia del commissario Ue per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianides che è costato 11 mila euro. Alcuni commissari non hanno speso quasi nulla in missioni, altri cifre più elevate, in testa ci sono Mogherini seguita da Juncker.
La ONG spagnola aveva richiesto alla Commissione europea i dati sulle spese tre anni fa ma le regole della Commissione impedivano che questi dati fossero divulgati. Acces to Europe sta cercando ora di ottenere informazioni sui viaggi anche in altri periodi temporali. Secondo la Commissione, rendere pubbliche le spese per il resto del 2016 comporterebbe un “onere amministrativo eccessivo” per la Commissione Ue, una delle organizzazioni più controllate al mondo, che deve presentare i suoi conti al Parlamento e alla Corte dei Conti europea.