BARCELLONA (WSI) – La Spagna sotto attacco. Ieri a Barcellona intorno alle 17 un furgone si è lanciato sulla folla delle Ramblas e andando a zig zag ha ucciso 30 persone e ferito altre 100 almeno. A rivendicare l‘attacco l’Isis.
Due attentatori sono stati arrestati ma non il conducente del furgone. Un terzo uomo è stato ucciso dagli agenti in un conflitto a fuoco a Sant Just Desvern, a 10 chilometri da Barcellona ma non è chiaro se sia legato all’attacco sulla Rambla. Ma intorno all’una di notte un altro attacco è stato compiuto a Cambrils, città catalana a due ore da Barcellona dove sei persone con indosso cinture esplosive si sono lanciate con un’Audi A3 sulla folla sul lungomare ma perf ortuna intercettati dalla polizia sono stati bloccati. Nel conflitto a fuoco quattro assalitori sono stai uccisi e un quinto è morto.
Tredici le vittime accertate a Barcellona ma ancora non ci sono informazioni precise sulla loro identità. Sono invece 86 i feriti, secondo quanto riferito dalla Protezione civile. Tra loro, quindici sono in condizioni gravi, inclusi alcuni bambini. Tra le prime vittime identificate, tre turisti tedeschi e un cittadino belga. Si tema anche per la presenza di italiani.
Secondo numerosi testimoni il furgone bianco andava a forte velocità lungo la Rambla de Canaletes, nella parte più vicina alla grande Plaça de Catalunya, all’altezza di Carrer Bonsuccés, fino a raggiungere il mercato della Boqueria. Secondo El Pais, che cita fonti della Guardia Civil, l’uomo che ha affittato il furgone ha consegnato un permesso di soggiorno con il nome di Driss Oukabir, un ventottenne di origine marocchina in regola in Spagna, ma in serata è emerso che il vero autore dell’attacco sarebbe il fratello diciottenne Moussa che gli avrebbe rubato i documenti.
Tra le vittime dell’attacco alla Rambla anche un italiano: si tratta di Bruno Gulotta, 35 anni, di Legnano.