Giro di vite del Governo italiano sugli assenteisti. Dal primo settembre, le visite fiscali sulle assenze per malattia potranno essere condotte in modo sistematico e ripetitivo, anche se l’assenza capita di lunedí, venerdí o a ridosso delle feste.
Accertamenti che saranno condotti dall’Inps sia per i lavoratori privati che pubblici, finora invece ‘vigilati’ dalle Asl. Una novità, quella del Polo unico, che scatta dal primo settembre e che cambierà il sistema dei controlli, confermando però alcuni capisaldi, come le visite immediate per gli statali che mancano dal servizio il giorno prima o dopo la festività.
A stabilirlo è il decreto sugli accertamenti che fa seguito alla riforma Madia. Un provvedimento allo studio dei ministeri della Pubblica Amministrazione e del Lavoro, che si accompagna alle linee guida per la messa a punto degli accordi tra medici fiscali e Inps. Come dimostrato dai dati Inps, le giornate a rischio assenteismo, sono proprio quelle vicine ai weekend (come il lunedì o il venerdì) o ad altre festività.
L’obiettivo della riforma del governo Gentiloni è dunque disincentivare i ‘furbetti’ dell’assenza seriale o strategica, finalizzata a ‘ponti’ vacanzieri. Da venerdì si parte con una fase sperimentale. La logica di fondo è replicare nella Pubblica Amministrazione quel che avviene nel privato dove il tasso di assenteismo è più basso.
“Il computer ci dice quando un’assenza è a rischio, in base a un indice che dà luce verde quando non c’è motivo di allerta, arancione quando è il caso di valutare o rossa e allora il controllo dovrebbe scattare subito”, spiega il vice segretario per il settore Inps della Federazione medici di medicina generale (Fimmg), Silvio Trabalza.