Economia

Germania in crisi: 68 banche non passano gli stress test

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BERLINO (WSI) – Sono 68 le banche tedesche che non hanno passato gli stress test indetti dalla Bundesbank in quanto non sarebbero in grado di superare eventuali shock riguardanti tassi di interesse e mercato immobiliare.

I nomi? Per ora la banca centrale tedesca non si sbilancia e parla indicativamente di enti potenzialmente in difficoltà. Per lo più si tratta di banche minori, escluse dall’ombrello della Bce. Su 1550 istituti monitorati circa il 4,5% non rispetta i minimi prudenziali previsti. In soldoni una banca tedesca su 20, con attivi inferiori a 30 miliardi di euro, non saprebbe resistere ad eventuali avversità.

“Gli stress test dimostrano che le banche devono valutare molto bene quanto siano pronte a far fronte ai rischi. Il messaggio della nostra indagine alle banche è: coloro che vogliono salvaguardare la vitalità a lungo termine dovrebbero prepararsi”.

Così dice Andreas Dombret, membro del board della Bundesbank in conferenza stampa. Lo storico tallone d’Achille del sistema bancario tedesco rimane la bassa redditività che rischia di diventare esplosiva se i tassi di interesse subiscono un ulteriore revisione al ribasso, avverte la banca centrale.

Nel dettaglio i ritorni totali degli istituti di credito si ridurrebbero del 40% qualora i tassi rimanessero stabili fino al 2021,  del 60% in caso di un ulteriore ribasso di 100 punti base.

La cosa curiosa è che i risultati degli stress test non erano richiesti dalla Bce ma la Germania li ha voluti comunque divulgare. Eccesso di zelo? Più che altro si legge invece un chiaro avvertimento per la BCE in merito alla prossima decisione riguardante i tassi di interesse.

Ma nell’indagine della Buba emerge un altro pericolo per le banche che riguarda il comparto immobiliare. Lo stesso Dombret ammette che sono rilevanti i rischi che provengono dal settore dei mutui residenziali. Ipotizzando uno scenario estremo,  con un crollo dei prezzi delle case del 30%, come sottolinea la ricerca, le banche tedesche, piccole e medie, dovrebbero varare un aumento di capitale addizionale di circa 12 miliardi per ripristinare il Cet 1 a livelli originari.

“Da qui va considerato anche l’effetto contagio devastante sulle altre banche del paese”.