La penisola coreana è sull’orlo del conflitto su larga scala. Lo ha detto il capo del Cremlino, Vladimir Putin. Il presidente russo ha sottolineato che serve il dialogo, senza precondizioni, per risolvere i problemi della regione, lanciando una frecciata a Donald Trump che aveva detto in un tweet che il dialogo con la Corea del Nord non è servito e non serve più.
La situazione è in piena escalation, ed è “sull’orlo di un conflitto su larga scala“: sono le parole usate da Putin, secondo cui “non si può ignorare la situazione nella penisola coreana, che è recentemente peggiorata, ed è sull’orlo di un conflitto su larga scala. Secondo la Russia, se si fa affidamento sul fatto che si può fermare il programma nucleare della Corea del Nord solo con la pressione su Pyongyang, si sbaglia”.
Il presidente russo ha espresso la sua opinione in un articolo pubblicato sui media leader dei paesi BRICS, alla vigilia del vertice, che si terrà in Cina. Inoltre, Putin ha sottolineato che il problema della Corea del Nord va risolto attraverso il dialogo senza provocazioni e pressioni.
Anche se per il momento non sembra imminente un nuovo test nucleare, fanno riflettere le ultime esternazioni della Corea del Nord. Il regime di Pyongyang ha fatto sapere che il suo ultimo test missilistico è stato un messaggio contro la cooperazione militare tra Stati uniti e Giappone, che viene paragonata al patto segreto del 1905 che aprì la strada alla colonizzazione della Corea da parte di Tokyo.
La tensione rimane altissima dopo che martedì Pyongyang ha lanciato un missile intermedio balistico di tipo Hwasong-12 che ha sorvolato il Giappone andando poi a inabissarsi nell’Oceano Pacifico. L’evento ha messo in allerta i giapponesi, con il paese che ha mandato allarmi di sicurezza e ha chiesto alla gente di mettersi al riparo.