Economia

Sos: operazione frazionata e intervento della Guardia di finanza!

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Sos: operazione frazionata e intervento della Guardia di finanza!

 

Correva l’anno 2001, da solo un anno avevo iniziato a collaborare quale Responsabile aziendale antiriciclaggio nell’ambito di un Gruppo bancario quando mi è capitato di intercettare due distinte posizioni che qualche  anno prima, avevano versato in poco meno di un  mese, quattrocento milioni cadauna[1], con circa venti operazioni da 19,5 milioni di lire in denaro contante.

Ritenendole condotte dissimulatorie al solo fine di evitare il censimento in Archivio unico informatico delle diverse e distinte operatività rispettivamente poste in essere[2] (due sorelle, titolari di un distinto rapporto di Deposito a risparmio nominativo), in aggiunta al fatto che erano appena ventenni e studentesse universitarie e quindi prive di una fonte di reddito, ovvero un’attività economica idonea a giustificare le operazioni in discorso, procedetti immediatamente all’inoltro di due distinte Segnalazioni di operazioni sospette.

L’iniziativa  assunta fu foriera di problemi che vado sommariamente a descrivere:

  1. Intervento UIC

Dopo appena qualche giorno ricevetti una telefonata dall’allora Ufficio Italiano Cambi e un funzionario ebbe a dirmi:”Falcone, hai fatto la Segnalazione dopo circa tre anni dalla esecuzione delle operazioni. La legge stabilisce di provvedere “senza ritardo”[3]. Intanto riferii subito all’esimio funzionario che nell’anno 1998 mi occupavo d’altro, laddove ero un Ufficiale della Guardia di finanza e certamente non potevo ritenermi responsabile del segnalato e presunto ritardo e aggiunsi: “In confronto all’eternità, tre anni cosa sono?”

La chiacchierata, dopo questo simpatico siparietto intercorso telefonicamente,  ebbe subito termine.

  1. Intervento della Guardia di finanza

Dopo qualche tempo giunse la pattuglia della Guardia di finanza del Nucleo di Polizia tributaria di Bari acquisendo ambedue gli estratti conto delle posizioni segnalate, avviando le previste indagini di rito tese ad accertare la provenienza della ingente provvista.

 … c o n i t i n u a …

 

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[1] Eravamo ancora con il vecchio conio, la lira

[2] All’epoca la soglia per la registrazione obbligatoria e definitiva in AUI era pari o superiore a venti milioni di lire

[3] Art. 3 (12)
(Segnalazioni di operazioni)

1. Il responsabile della dipendenza, dell’ufficio o di altro punto operativo di uno dei soggetti di cui all’articolo 4, indipendentemente dall’abilitazione ad effettuare le operazioni di trasferimento di cui all’articolo 1, ha l’obbligo di segnalare senza ritardo al titolare dell’attività o al legale rappresentante o a un suo delegato ogni operazione che per caratteristiche, entità, natura, o per qualsivoglia altra circostanza conosciuta a ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica e dell’attività svolta dal soggetto cui è riferita, induca a ritenere, in base agli elementi a sua disposizione, che il danaro, i beni o le utilità oggetto delle operazioni medesime possano provenire dai delitti previsti dagli articoli 648-bis e 648-ter del codice penale. Tra le caratteristiche di cui al periodo precedente è compresa, in particolare, l’effettuazione di una pluralità di operazioni non giustificata dall’attività svolta da parte della medesima persona, ovvero, ove se ne abbia conoscenza, da parte di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare o dipendenti o collaboratori di una stessa impresa o comunque da parte di interposta persona(13