Jim Rogers prevede l’arrivo di una fase orso deleteria sui mercati, “la peggiore di sempre”, che spazzerà via i risparmi degli investitori che hanno messo i loro soldi in fondi comuni. Ora che la Federal Reserve ha deciso di mettere definitivamente fine al programma di quantitative easing straordinario riducendo il bilancio monstre della banca centrale americana a partire da ottobre, le cose dovrebbero tornare alla normalità dopo anni di droghe monetarie.
Il navigato investitore teme che la fase di ripiegamento dei mercati sarà “orrenda, la peggiore” che lui abbia mai visto. Sono i livelli di debito enormi che hanno raggiunto le principali economie globali a preoccuparlo maggiormente e sarà questo fenomeno a scatenare la prossima crisi finanziaria.
Nell’intervista registrata il 14 settembre a Singapore e mandata in onda di recente sul proprio sito da Real Vision TV, la leggenda degli investimenti ha parlato dei rischi posti dagli “investimenti facili”, delle sue strategie di investimento, del futuro dei fondi comuni e di quello delle materie prime.
Rogers, che di mercati ha dimostrato di intendersene come per esempio dimostrano i risultati ottenuti dal Quantum Fund da lui confondato, uno dei fondi hedge di maggiore successo di sempre, teme che i mercati finanziari attraverseranno presto una fase di correzione pesante. Il guru dei mercati ha anche identificato i settori e i paesi che faranno meglio degli altri e su cui è quindi ottimista in ottica investimenti.
Rogers: ogni crac porta con sè grandi opportunità, eccole
Gli investitori retail però non verranno risparmiati dal prossimo periodo di ribassi. Chi ha investito in fondi ETF, infatti, secondo Rogers è il più vulnerabile al crac dei mercati. Per chi detiene fondi comuni esposti alla Borsa americana il messaggio del guru è il seguente:
“Quando saremo in un mercato ribassista, molti si ritroveranno a dire: “o mio dio, ho un ETF e questo è collassato'”. Andrà giù più di ogni altro asset, secondo Roger, e il motivo è molto semplice: è lo strumento di investimento che posseggono tutti in America.
Come altri investitori e analisti prima di lui, anche Rogers ha espresso forti preoccupazioni per i valori elevati di Bond e titoli azionari, nonché per l’ampiezza di mercato, ossia la percentuale di azioni che scambia in rialzo rispetto a quella dei titoli che invece sono in ribasso, un modo per conoscere l’impatto sui prezzi per unità di liquidità.
Con una catastrofe in arrivo, arrivano anche sempre opportunità di guadagno, tuttavia. Per Rogers “se qualcuno dedicasse del tempo allo studio di azioni che non sono nei fondi comuni, ci sono opportunità favolose di guadagno lì perché si tratta di società quotate che sono completamente ignorate”, ha spiegato nell’intervista.
“Alcune di queste imprese faranno sicuramente molto, molto bene. E nessuno le sta comprando semplicemente perché sono gli ETF a comprare azioni”. Cosa suggerisce di comprare allora Rogers a parte questi titoli? L’investitore con sede a Singapore dice di aver accumulato oro, ma ritiene che il metallo prezioso non sia abbastanza “odiato” per essere comprato ora, e che “diventerà tanto, tanto, tanto sovravvalutato” prima che i prezzi tornino a scendere.