Euro in rialzo mentre parla Draghi. Bce conferma: QE sarà ridotto a ottobre
Sul valutario l’euro si sta rafforzando mentre ha preso la parola Mario Draghi. Il presidente della Bce ha detto che l’uso delle politiche monetarie non è lo strumento ideale per correggere gli squilibri finanziari. Stamattina la Bce ha ribadito nel suo bollettino economico che “in autunno” il Consiglio direttivo deciderà sulla “calibrazione degli strumenti di politica monetaria” da effettuare nel 2018. Il QE dovrebbe terminare a dicembre 2017, ma è probabile che la Bce ne prolunghi la durata.
Si tratta del cosiddetto processo di “tapering”, il graduale ridimensionamento della mole mensile degli acquisti di titoli effettuata dalla Bce con il programma di alleggerimento quantitativo. Al termine dell’ultimo direttorio di settembre Draghi aveva precisato che gli aspetti chiave del piano di Quantitative Easing sarebbero stati calibrati a ottobre, lo stesso mese in cui prenderà il via l’era del restringimento quantitativo in Usa, ossia l’uscita dal programma di allentamento monetario.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.