M5S: burrasca in corso, mediazione “Cencelli”

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M5S: burrasca in corso, mediazione “Cencelli”!

 

Mentre Giggino “u canadair” viene incoronato candidato Premier del Movimento Cinque Stelle al breafing di Rimini con una numerosa partecipazione di popolo, qualche dissapore interno non poteva mancare, è sempre successo nella storia della politica nostrana.

Le “Gigginarie” si sono concluse con circa trentamila voti che, per un Movimento che si vanta di essere la prima forza politica del Paese non sembra molto lusinghiero: un consenso da assemblea di condominio.

Intanto, qualche dirigente di peso come il Presidente della Commissione di Vigilanza RAI, al secolo Roberto Fico o il parlamentare Luigi Morra non si sono visti in giro, sembra che ci sia una burrasca se non una maretta “forza 5” in corso: c’è una trattativa in corso, è stato già promesso qualche “dicastero” nel tentativo di ripristinare l’armonia. Giggino già si muove da “statista”, il suo entourage ha già fatto qualche anticipazione da “Manuale Cencelli”, vederemo!

Parlano e si muovono come se avessero già vinto, avessero già raggiunto il 40% a elezioni concluse e luci delle urne spente.

Intanto godiamoci questa vittoria della candidatura a Premier largamente attesa, almeno da chi ha sposato la linea del M5S.

Noi osservatori, comuni mortali, siamo invece terrorizzati solo all’idea di vedere Giggino a Palazzo Chigi anche se, la politica del recente passato ci ha abituati a queste goliardate. Ricordiamo tutti “l’igienista dentale e il trota” al secolo, rispettivamente Nicole Minetti e Renzo Bossi consiglieri regionali in Lombardia, all’epoca dell’ex cavaliere al timone dell’Italia che pure trovava il tempo per intrattenere l’intero Parlamento nazionale a parlare della nipote di Mubarak, al secolo la minorenne ben dotata “Ruby rubacuori” che insieme al cuore, al pari dell’esercito delle “olgettine” riuscì a scaldare anche le tasche del nostro eterno latin lover Silvio Berlusconi.

E’ lo stesso che disse pubblicamente : Non ci posso far niente, a me le donne piacciono molto”. 

Caro ex cavaliere, se la può consolare le donne piacciono anche a noi comuni mortali, è naturale.

Sembra passato un secolo, adesso vediamo Giggino, giovane aitante che almeno in caso d’incendio durante le calure estive potrà essere molto utile per la sua esperienza sul campo per superare le emergenze.

Grande Giggino, ma che dico, grandissimo!

Politiche 2018

L’intera politica nazionale, cespugli compresi, si stanno posizionando per l’inizio della campagna elettorale.

Mi permetto di ricordare a Giggino che l’attuale Partito di maggioranza relativa ha una storia recente ricca di iniziative che, al netto dei risultati pure positivi diffusi in questi giorni dall’Istat, ha fatto nascere il popolo del SI, di cui mi onoro, se non si è ancora capito di farne parte, quello che ha totalizzato il 41% al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.

Sono circa 13 milioni di persone, adulte,  che di fuochi di paglia o incontri conviviali alla “bunga bunga” ne hanno conosciuti molti, e pertanto sono abbondantemente vaccinati.

Il popolo del SI, al netto della protesta  fine a se stessa – Roma capitale docet – crede che l’Italia si possa cambiare, la burocrazia e la corruzione si possano combattere, i processi amministrativi possano essere più semplici nell’interesse dei cittadini e delle imprese e aspettano di misurarsi sui programmi e problemi da risolvere, beninteso non in assemblee di condominio, ma fra i trenta milioni e passa di italiani che saranno chiamati al voto nella primavera del 2018.

Il popolo del SI, aspetta e osserva, in stand by!