Un risultato solo in parte atteso quello che ha visto ieri Angela Merkel trionfare ancora una volta nelle elezioni tedesche per il Bundestag. Frau Merkel, al suo quarto mandato, si avvia dunque a governare la Germania per altri quattro anni, ma esce indebolita dalle elezioni Federali. La vittoria della Cancelliera è una vittoria zoppa alla luce del forte calo dei consensi: il suo partito, la Cdu, ha perso oltre l’8% al 32, 9% dei voti (-65 seggi a 246) nel nuovo Bundestag.
“Avrei desiderato un risultato migliore, ma abbiamo raggiunto l’obiettivo strategico di queste elezioni: siamo il primo partito e guideremo il prossimo governo”, ha sintetizzatola Merkel el suo discorso nel quartier generale della Cdu a Berlino dopo il voto.
Non è andata meglio, per usare un eufemismo, allo sfidante socialdemocratico, Martin Schulz, il cui partito ha toccato il minimo storico, poco sopra il 20% (-40 seggi a 153). Schulz ha preso atto della sconfitta e ha immediatamente dichiarato di voler passare all’opposizione:
“Stasera finisce la nostra collaborazione con la Cdu, la Grosse Koalition ha perso la sua ragion d’essere , questa alleanza di governo è finita, crediamo che l’Spd sarà all’opposizione di questo governo”.
Per entrambi i partiti storici – attualmente alleati di governo – è il risultato peggiore dal 1950 a oggi. Ma la vera sorpresa di ieri è rappresentata dai consensi dell’Alternative fuer Deutschland (AFD), un partito di estrema destra che prima di oggi non ha aveva superato lo sbarramento del 5 per cento: attualmente è dato al 12,6 per cento, cosa che lo renderebbe il terzo partito più votato. che irrompe nel Bundestag con 94 seggi e stravince soprattutto nella ex Ddr.
L’affluenza è stata del 76,5 per cento, superiore di 5 punti rispetto al 2013.
“Cacceremo Frau Merkel, ci riprenderemo il nostro popolo”: ha dichiarato esultante il capolista dell’AfD, Alexander Gauland, forte del risultato ottenuto. “Cambieremo il nostro Paese”.
A festeggiare, all’indomani dal voto, c’è anche la Fdp, il partito liberaldemocratico di Christian Lindner che rientra in parlamento con un risultato più che lusinghiero, superiore al 10% (80 seggi).
“Ci riprenderemo il nostro posto in Parlamento”, ha detto davanti a una folla di militanti il giovane leader del partito, Christian Lindner. “Da adesso torneremo ad essere il gruppo parlamentare della libertà. Il nostro comeback è stato reso possibile da vostro voto. Dopo il fallimento è possibile un nuovo inizio”.
Intanto, la coalizione “giamaica” tra Unione Cdu/Csu, Fdp e Verdi (nero-gialla-verde cioè i colori dei tre partiti) sembra essere l’unica possibile per il futuro governo tedesco, con la Spd all’opposizione e tutti gli altri partiti che hanno escluso categoricamente alleanze con l’AfD.