Società

Giappone choc: “dovremmo sparare ai rifugiati nordcoreani”

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Nella guerra di minacce reciproche che tiene banco ormai quotidianamente tra Corea del Nord da una parte, e Stati Uniti e alleati dall’altra, oggi ad alzare i toni è toccato al Giappone. Con un’uscita clamorosa, il vice-premier giapponese Taro Aso, che è anche ministro delle finanze, ha detto che l’esercito giapponese potrebbe dover sparare ai coreani del Nord in fuga dal loro paese in caso di crollo del regime.

Una dichiarazione che segnala i livelli di tensione raggiunti nell’area. Aso paventa un’ “invasione” di centinaia di migliaia di immigrati coreani, che potrebbero raggiungere il Giappone provati dalla fame e dalla povertà:

“ La polizia o le Forze di Autodifesa potranno gestire una situazione del genere? Bisognerà sparare a loro? Ci dovremo pensare seriamente”.

Aso ha citato stime secondo cui le province di Niigata, Yamagata e Aomori, che si affacciano sul Mar del Giappone di fronte al continente, potrebbero essere “invase”.

“È dovere dei politici pensare a risposte a situazioni di emergenza. E questo evento potrebbe verificarsi in un non distante futuro”.

Va detto non e la prima volta che Aso commette gaffe di questo genere. La scorsa estate gli era toccato correggere il tiro, dopo aver dichiarato, a proposito di Hitler che: “Quello che è importante è il risultato”, ha sostenuto il vicepremier. “Anche se le intenzioni erano corrette, Hitler, che ha ucciso milioni di persone, non era buono”. Dichiarazioni che avevano provocato una valanga di critiche.