Una strage di posti di lavoro. Lo sviluppo delle tecnologie nel sistema bancario, il cosiddetto FinTech, rischia di far diminuire vertiginosamente, i posti di lavoro. Un esempio?
La banca svizzera Ubs, per esempio, potrebbe fare a meno di 30 mila dipendenti. Sono i numeri confermati in un’intervista a Bloomberg Markets dall’amministratore delegato, Sergio Ermotti:
“Per i nostri servizi, noi utilizziamo una quantità significativa di persone, quasi 95.000”, ha detto Ermotti, aggiungendo che grazie al fintech :”nei prossimi anni sarà possibile contare sul 30 per cento in meno”. I posti di lavoro che resteranno “saranno lavori molto più interessanti, dove il contenuto umano sarà fondamentale per il servizio”.
Il top manager di Ubs ha dichiarato che per le banche e non solo la prossima decade sarà fortemente influenzata dalla tecnologia, a differenza delle precedente che è stata caratterizzata da una regolamentazione.
“Non è il Big Bang, sarà un processo molto graduale. Invece di servire 50 clienti, potrai servirne 100 e in modo più sofisticato. “
L’ultimo report di KPMG sull’argomento “The Pulse of Fintech Q2 2017” stima che tra aprile e giugno di quest’anno gli investimenti globali nel settore siano più che raddoppiati rispetto al trimestre precedente superando gli 8,4 miliardi di dollari. Ad alimentare questo exploit hanno contribuito i finanziamenti giunti dai fondi di private equity e le operazioni di fusione & acquisizione (senza dimenticare il ruolo stabile, ma importante del venture capital).