In Cina i contanti sono morti. O quasi. Dai ristoranti ai negozi, passando per i musei, i consumatori cinesi fanno sempre più ricorso agli smartphone per i pagamenti. In pratica le forme di pagamento che usano il codice QR.
Come riporta un articolo pubblicato su Cnbc, la domanda ricorrente quando si entra in un negozio in Cina non è più “posso pagare con la carta di credito?” bensí “prendete Alipay? (iattaforma di pagamento online lanciata nel 2004 in Cina da Alibaba Group ndr)”.
Qualche numero per capire il fenomeno. Secondo dati di Hillhouse Capital, nel 2016 i volumi totali di pagamenti via mobile sono praticamente raddoppiati, raggiungendo 5 trilioni di dollari. Nel primo trimestre di quest’anno, Alipay ha raggiunto un market share nel mercato dei pagamenti via cellulare del 54%, mentre il concorrente WeChat Pay rappresenta il 40 per cento del mercato.
Questo trend ormai sempre più consolidato nel paese finisce per avere effetti nei paesi in cui si recano i cinesi per turismo. Soprattutto Giappone e Hong Kong.
E il futuro del settore appare decisamente più brillante:
“Ci aspettiamo che il settore dell’ePayments quadruplicherà entro il 2021 finora a raggiungere 300 trilioni di Remimbi” ha dichiarato Elinor Leung, responsabile di Asia Telecom , aggiungendo che “L’elevata penetrazione della rete mobile e dell’ ecommerce e un mercato finanziario tradizionale sottosviluppato contribuiranno in maniera significativa alla crescita”.
Allo stesso tempo, i pagamenti mobili crescono in modo rapido così rapido che gli stranieri hanno difficoltà a completare transazioni senza far ricorso agli stessi.