Catalogna, S&P non tocca i rating sulle banche spagnole
Standard & Poor’s non ha cambiato i rating e gli outlook delle banche spagnole in seguito al voto della Catalogna, lo ha comunicato l’agenzia spiegando che tale decisione è motivata dal fatto che “lo scenario base è che la Catalogna resti parte della Spagna” e che la visione di S&P sia che “le banche riusciranno a fronteggiare le sfide immediate di questo innalzato rischio politico”.
I maggiori rischi identificati dall’agenzia di rating sono:
- L’erosione della fiducia, in particolare in Catalogna, in risposta alle crescenti tensioni che possono potenzialmente causare deflussi di liquidità
- Un indebolimento del business dentro e fuori dalla Catalogna
- La possibilità che si vada incontro a incertezze sul piano della legislazione e monetario nel caso di una dichiarazione di indipendenza unilaterale.
Oggi l’Ibex35 ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,39%.
Breaking news
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.