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Austria alle urne: favorito Kurz, 30enne che odia i migranti

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Domenica prossima gli austriaci torneranno alle urne. Con una certezza:in questa tornata elettorale non si ripeterà la sfida all’ultimo voto che aveva caratterizzato il duello tra l’esponente dei Verdi Alexander Van der Bellen e l’ultranazionalista Norbert Hofer.

Questa volta i sondaggi sono tutti unanimi nel ritenere che dal voto uscirà vincitore Sebastian Kurz, 31 anni, leader dell’Övp, il partito popolare austriaco, enfant prodige della politica austriaca. Segretario di stato a 24 anni e ministro degli esteri a 27 anni.

Dagli ultimi sondaggi all’Övp  viene infatti attribuito il 33/34% dei voti. Sei di vantaggio sull’avversario della destra ultranazionalista di Heinz-Christian Strache, capo del Partito della libertà, l’Fpö.

Se le previsioni si dovessero rivelare giuste, tra tre giorni verrà incoronato il più giovane capo di governo nella storia dell’Europa. Il suo programma di governo ha pochi punti saldi: taglio delle tasse da 12 miliardi di euro per creare occupazione e sostenere i redditi della classe media, rimpatrio forzato di tutti i rifugiati, senza eccezioni. Sulla crisi dei migranti condivide l’idea di fondo è quella del collega populista: portare l’immigrazione a zero, anche se i toni sono più morbidi.

Se la vittoria di Kurz pare dunque a un soffio. I riflettori sono puntati sulle alleanze per formare il governo, e proprio Strache, che lo tallona con il 27%, potrebbe guadagnarsi un posto da vicecancelliere.